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Fake News

Perkins Cole, lo studio legale dei Democratici ha finanziato l'inchiesta di Fusion Gps per creare il dossier contro Trump

Fake News il Parlamento britannico indaga sui social network Twitter e a Facebook

Fusion Gps : le origini del dossier Trump, i coniugi Jacoby Simpson del Wall Stret journal

Fake News, Fusion Gps ha creato il falso dossier Trump

Fake News, false le dichiarazioni di Biden su interferenze russe in Italia

 

Fake News, bufera sui social media : sono indagati dalla Commissione di inchiesta del Parlamento britannico

Londra -   Crollano i miti dei social media, non era buonismo, ma solo ipocrisia, non era una politica per i cittadini ma per il potere. Facebook e Twitter rischiano sanzioni nell'inchiesta parlamentare britannica sulle presunte interferenze russe nel referendum sulla Brexit.  Stando a "The Guardian", la Commissione Media della Camera dei Comuni sta indagando sulle possibili Fake News diffuse via internet. La Comissione ha lanciato un ultimatum ai social media perchè forniscano informazioni entro il 18 gennaio. "ci deve essere un modo per analizzare quelle procedure che permettono a società come facebook di identificare le fonti della disinformazione, in particolare quando è politicamentete motivata e organizzata da un altro paese", ha detto il presidente della Commissione il deputato conservatore Damian Collins. E per la prima volta minaccia esplicitamente che in mancanza di piena collaborazione potrebbe esserci qualche sanzione contro i due social media, tra cui quella di far pressione sull'industria pubblicitaria di boicottare i due colossi del web. Negli Stati Uniti, per Trump, che ha indetto un concorso sulle Fake News dei media, le tre maggiori : sono quella dell'ABC che ha detto che che l'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn avrebbe testimoniato contro di lui; al secondo posto, la Cnn che ha detto che al presidente e al suo primogenito Donald Jr. era stato dato accesso anticipato ai documenti pubblicati da Wikileaks e al terzo posto Time che ha detto che Trump ha rimosso dallo Studio Ovale il busto di Martin Luther King."Gli statunitensi sono stanchi e stufi di sentirsi mentire, insultare e di essere trattati con totale condiscendenza. E' per questo che il presidente Donald Trump incoronera' la regina delle fake news del 2017 prima della fine dell'anno", si legge nella email. E gli interessati potranno votare la storia come "falsa", "piu' falsa" o "la piu' falsa".(Frank Corkey, 2 gennaio 2018)

 

Perkins Cole, lo studio legale dei Democratici ha finanziato l'inchiesta di Fusion Gps per creare il dossier contro Trump

Washington - Il cerchio magico dell'amministrazione Obama ruotava intorno allo studio Perkins Cole, il vero ispiratore del Villaggio Globale. Il mondo senza welfare ma con tanta ecologia, senza economia reale ma con tante tecnologie inutili ma friendly. lo studio legale Perkins Cole di Seattle é uno dei più attivi, più antichi e più prestigiosi studi legali e di conseguenza di lobby degli Stati Uniti. Da sempre schierato con i Democratici. Fondato nel 1912,  rappresenta spesso clienti politici. Perkins Coie è consulente legale per il Comitato nazionale democratico , il Consiglio per la leadership democratica , il Comitato per la campagna senatoriale democratica e il Comitato per la campagna del Congresso democratico.  Ha anche rappresentato diverse campagne presidenziali, tra cui quelle di John Kerry , Barack Obama , e Hillary Clinton.  Tra i suoi clienti, tutti i maggiori beneficiari delle politiche di Obama :  Microsoft, Amazon.com, Starbucks, Costco, Craigslist, Google, Facebook, Intel, Twitter, AT & T, Zillow, REI, Intellectual Ventures, UPS, Barack Obama, Expedia, Safeco, T-Mobile, Dale Chihuly, Quora e Nintendo.. La sezione del diritto politico è stata diretta per molti anni da Robert Bauer ed è ora presieduta da Marc Elias.  Lo studio ha rappresentato Christine Gregoire nel prolungato contenzioso relativo alle elezioni governatoriali di Washington del 2004. Una squadra di avvocati di Perkins guidati da Elias ha rappresentato con successo Al Franken nel suo racconto e nella battaglia legale per le elezioni del Senato del 2008 in Minnesota.  Nel 2006, Perkins Coie, guidata dal partner Harry Schneider, rappresentava Salim Ahmed Hamdan , il presunto autista e guardia del corpo di Osama Bin Laden.  Il caso arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti in Hamdan v. Rumsfeld , in cui la Corte decretò che l'uso da parte dell'amministrazione Bush delle commissioni militari per processare i sospetti terroristi era incostituzionale.   Nel 2009, il presidente Obama ha nominato Robert Bauer, presidente della pratica di diritto politico dell'azienda, per diventare il suo avvocato della Casa Bianca.  Bauer è tornato allo studio privato con Perkins Coie nel 2011. Nel 2015, Hillary Clinton ha nominato Marc Elias come consigliere generale della sua campagna. Nel 2010, Elias ha richiesto pareri consultivi della Commissione elettorale federale dichiarando che alcuni annunci Google e Facebook erano coperti da "piccoli oggetti" e "impraticabili" esenzioni della legge che altrimenti richiedono un annuncio politico per includere un disclaimer rivelante chi ha pagato per questo.  La commissione ha concesso la richiesta di Google in un voto diviso, e bloccato su richiesta di Facebook.  Secondo il New York Times , "Facebook ha comunque proceduto come se fosse esentato dal requisito della dichiarazione di non responsabilità". 
Perkins Coie è stato assunto nel 2015 come consulente per la campagna presidenziale di Hillary Clinton.  Come parte della sua rappresentazione della campagna di Clinton e del Comitato nazionale democratico, Elias ha mantenuto la società di intelligence Fusion GPS per i servizi di ricerca dell'opposizione.  Questi servizi sono iniziati nell'aprile 2016 e si sono conclusi prima delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016 all'inizio di novembre.  Un notevole prodotto di quella ricerca è stato il dossier che descrive i presunti tentativi della Russia di promuovere la campagna presidenziale di Donald Trump.  Durante la campagna, la campagna di Clinton e il DNC hanno pagato a Perkins Coie $ 5,6 milioni e $ 3,6 milioni rispettivamente. Il 24 ottobre 2017, Perkins Coie ha rilasciato Fusion GPS dall'obbligo di riservatezza del cliente.  (Kurt Nemschky, 22 dicembre 2017)

 

 

 

Fusion Gps come nasce il dossier Trump, i coniugi Jacoby Simpson e la spia Steele : da Manafort a Podestà

Washington - Come Fusion Gps e l'amministrazione Obama hanno armato il dossier Trump potrebbe travolgere i Clinton che l’hanno fabbricato, complice Obama.  L'origine del dossier Trump risale ad un articolo sul Wall Street Journal sui collegamenti repubblicani con i russi dei coniugi Mary Jacoby e Glenn Simpson, prima delelelezioni del 2008, nell'aprile 2007. Spiegavano che Viktor Yanukovich aveva pagato Paul Manafort per essere presentato a potenti figure di Washington DC. Il 14 maggio 2008, hanno aggiunto che l'azienda di lobbismo di Manafort in effetti stava portando Yanukovich ad alcuni meeting a Washington. Yanukovich, nel 2010, diventò presidente dell'Ucraina. Un dossier ripreso nel marzo 2016, quando lo staff Trump nominò Paul Manafort, responsabile della convention della campagna. Nello stesso momento, la società di investigazioni tecnologiche, la Fusion GPS era in trattative con Perkins Coie, lo studio legale che rappresentava la campagna di Clinton e il DNC, per vedere se si poteva riprendere per l'indagine sui repubblicnai. La staff di Clinton credeva che l'indagine sulle connessioni di Manafort potesse offrire dei gradi benefici politici. Perkins Coie assunse Fusion GPS ad aprile dello stesso anno. Il nuovo ruolo di Manafort permetteva a Simpson di evidenziare la corruzione che già sapeva esistere. Una riga del dossier cita: "l'ex presidente ucraino Yakunovich confida direttamente a Putin di aver autorizzato (...) pagamenti di kick-back a Manafort, come asserito dai media occidentali ... Assicura il presidente russo, ma non ci sono prove documentali / tracce".
In effetti il Consigliere speciale Robert Mueller ha poi trovato le prove della corruzione di Manafort legata al riciclaggio di denaro prima di aderire alla campagna di Trump. Anche Tony Podesta, il fratello del direttore della campagna di Hillary Clinton, John Podesta ha lavorato per Manafort nel momento in cui rappresentava Yanukovich. Il gruppo Podesta si è sciolto nel 2017 dopo che queste connessioni sono state rese pubbliche e dopo che é partita l'indagine sul gruppo del consulente speciale Muller.
il manager della campagna di Clinton Robby Mook ha citato il lavoro di Fusion GPS in un'intervista del 22 luglio 2016, dopo imbarazzanti fughe di email da parte del Comitato Nazionale Democratico. Ha detto al giornalista di ABC News George Stephanopoulos che "alcuni esperti ci stanno ora dicendo che questo è stato fatto dai russi allo scopo di aiutare Donald Trump". All'epoca, l'FBI avviaò un'indagine sulla possibile collusione, conosciuta da "solo una dozzina di persone all'FBI", inclusi l'allora direttore James Comey e Peter Strzok, che è stato scelto per supervisionare le indagini. Ma alla fine di ottobre, non avevano ancora trovato prove che dimostrassero che la Russia stava lavorando per eleggere Trump. Così, dieci giorni prima delle elezioni, i sostenitori di Clinton parlarono con il New York Times che in un articolo del 31 ottobre 2016, rivelò ciò che le indagini avevano trovato.
Jacoby avrebbe postato quella storia nel suo post su Facebook del 24 giugno, sbattendo l'FBI e accusandola di "inettitudine", mentre la CIA "si mise al lavorò per verificare quel dossier".
Il direttore della CIA, John Brennan, informò anche i principali legislatori sugli sforzi russi per aiutare Trump dicendo che la CIA aveva una limitata capacità legale di indagare sui collegamenti russi con Trump, spingendo il senatore democratico Harry Reid a scrivere una lettera pubblica all'FBI Il 31 ottobre 2016 su Mother Jones, David Corn spiega che "l'ex ufficiale dell'intelligence occidentale che ha trascorso quasi due decenni a occuparsi di questioni di intelligence russe e che ora lavora con una società statunitense che raccoglie informazioni sulla Russia per clienti aziendali è Christopher Steele". (Paul Letterman, 24 dicembre 2017)

 

 

 

Fake News, Fusion Gps ha creato il dossier sullo scandalo sessuale che vedeva coinvolto Trump in una città dell'Est europeo

Washington - Il famoso dossier che conteneva immagini e racconti di uno scandalo sessuale su Donald nell’Est europeo, è stato finanziato e commissionato dalla campagna presidenziale di Hillary Clinton e dal Comitato Nazionale Democratico alla Fusion Gps, il cui presidente e vicepresidente in questi giorni si rifiutano di rispondere alla commissione di Intelligence, invocando il Quinto emendamento, ovvero il diritto a non autoincriminarsi. La Fusion Gps fa capo dal 2016 a Marc Elias, un avvocato che rappresenta la campagna Clinton e il comitato democratico. Fu assoldato un ex agente segreto inglese, Christopher Steele, che aveva mantenuto dei rapporti con Fbi e servizi segreti degli Stati Uniti, che aveva a lungo lavorato in Russia. Confezionò un insieme di pezzi di dossier vecchi in un unico falso, anche piuttosto sfacciato, come poi è risultato essere. Trump in quella città non c’è neanche mai stato. Il tutto è stato pagato circa 9 milioni di dollari. Steele fu tanto preso sul serio che quando incominciò l’indagine sul presunto Russiagate, l’Fbi lo assoldò sia pure per poco tempo.
L’operazione doveva servire non solo per danneggiare prima il candidato, poi il presidente, ma anche per coprire le collusioni passate con la Russia, arrivate fino a venderle un quinto dell’uranio, materiale nucleare, americano in cambio di denaro sporco a Bill Clinton e alla fondazione Clinton.  (Paul Letterman, 25 dicembre 2017)

 

 

Fake News, false le dichiarazioni Biddn su interferenze russe in Italia

Washington -  "Non ci sono evidenze di interferenze russe nella campagna elettorale per il referendum sulla riforma costituzionale del 2016". Con una inusuale dichiarazione all'agenzia Ansa, i vertici dei Servizi segreti italiani smentiscono l' ex vicepresidente americano Joe Biden: Nel comunicato si precisa, "da almeno due anni la Russia è molto attiva con forme di soft power aggressivo che, nella versione di Mosca, vogliono offrire un punto di vista russo sulle grandi questioni internazionali. Secondo la Cia americana, la Commissione europea e tanti altri, le operazioni online a colpi di troll, articoli della testata Sputnik o servizi di RT , servono inquinare il dibattito dei Paesi occidentali per favorire i partiti più filorussi". La stessa cosa che sostiene Casa Bianca, mentre cominciano a pesare le spese della commissione Mueller. (Luigi Votano, 23 dicembre 2017)

 

 

 

 

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